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Il decreto correttivo Cartabia: le novità nel giudizio di cognizione

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Il decreto correttivo Cartabia: le novità nel giudizio di cognizione

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Il Decreto Legislativo 31 ottobre 2024, n. 164, noto come Correttivo Cartabia, ha introdotto rilevanti modifiche al procedimento di cognizione nel processo civile italiano, con l’obiettivo di semplificare e rendere più efficiente l’iter processuale. Di seguito, un’analisi dettagliata delle principali novità procedurali:

1. Procedimento Semplificato di Cognizione

  • Ambito di Applicazione: Il rito semplificato di cognizione è ora applicabile in tutte le cause trattate dal tribunale in composizione monocratica, indipendentemente dalla complessità della materia o dalla presenza di presupposti specifici. Questo amplia significativamente l’utilizzo del rito semplificato, rendendolo una scelta più flessibile per le parti coinvolte.
  • Opposizioni: Le opposizioni all’esecuzione, agli atti esecutivi e ai decreti ingiuntivi devono essere proposte utilizzando il rito semplificato di cognizione. Questa uniformità procedurale mira a ridurre le incertezze interpretative e a velocizzare la risoluzione di tali controversie.

2. Modifiche agli Atti Introduttivi

  • Atto di Citazione: Sono stati introdotti nuovi requisiti per l’atto di citazione, richiedendo una più dettagliata esposizione dei fatti e delle domande sin dall’inizio del processo. Questo permette al giudice e alle parti di avere una chiara comprensione delle questioni in gioco fin dalle prime fasi.
  • Termini per Comparire: È stata prevista la possibilità di anticipare l’udienza di comparizione, riducendo i termini minimi tra la notifica dell’atto di citazione e la data dell’udienza. Ciò consente una gestione più dinamica del calendario processuale, adattandosi alle esigenze specifiche del caso.

3. Verifiche Preliminari e Memorie Integrative

  • Verifiche Preliminari: Il giudice è tenuto a svolgere approfondite verifiche preliminari per assicurare che la causa giunga alla prima udienza con il contraddittorio regolarmente instaurato. Questo include l’esame della regolarità delle notifiche e della completezza degli atti introduttivi.
  • Memorie Integrative: Le parti hanno la possibilità di depositare memorie integrative per precisare o modificare le domande o le richieste istruttorie in risposta alle difese di controparte. Questo favorisce un contraddittorio più efficace e consente di affrontare tutte le questioni rilevanti prima dell’udienza.

4. Comunicazioni e Notificazioni Telematiche

  • Eliminazione del Fax: È stata abolita la possibilità di utilizzare il fax per comunicazioni e notificazioni, promuovendo l’uso esclusivo di strumenti telematici come la Posta Elettronica Certificata (PEC). Questo passaggio alla digitalizzazione mira a garantire maggiore celerità e tracciabilità nelle comunicazioni processuali.
  • Comunicazioni di Cancelleria: Le comunicazioni da parte della cancelleria avvengono ora esclusivamente tramite modalità telematiche, assicurando una gestione più efficiente e tempestiva degli atti processuali.

5. Mediazione Civile e Commerciale

  • Promozione della Mediazione: La riforma incentiva il ricorso alla mediazione civile e commerciale come strumento alternativo di risoluzione delle controversie, incoraggiando le parti a esplorare soluzioni extragiudiziali prima di intraprendere un’azione legale. Questo approccio mira a decongestionare i tribunali e a favorire soluzioni più rapide e consensuali.

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